I cinque pilastri per crescere bambini come fiori

Questo sito è dedicato a te mamma che hai a cuore la salute ed il benessere dei tuoi figli. E a tutti i professionisti della salute dei più piccoli. Molto spesso il genitore può curare e addirittura prevenire la malattia dei bambini, semplicemente sviluppando il giusto approccio alla cura e all’accudimento del bambino. Se così fosse, non dovremmo ricorrere così spesso ai medicinali, ma basterebbe qualche rimedio di prevenzione. Perché per il bambino la prevenzione della salute dovrebbe essere più importante della cura. Ci si preoccupa infatti di curare il bambino quando ormai è già ammalato, quando ha la tosse, il raffreddore, la febbre, le coliche, l’otite, ecc… E troppo spesso ricorriamo alla medicina chimica, senza considerare che, nella maggioranza dei casi, è possibile curare i bambini con rimedi naturali. Talvolta poi, proponiamo soluzioni chimiche ai problemi dei bambini che hanno un origine emotiva.

Riuscire a garantire un approccio alla salute globale del bambino è uno dei presupposti fondamentali per la salute del futuro adulto. Quando ci prendiamo cura del rapporto originario con il bambino, quando usiamo la sana alimentazione, i rimedi naturali come le essenze floreali ed i rimedi spagyrici per smussare le disarmonie caratteriali del bambino e rinforzare il sistema immunitario, si fa una vera opera di prevenzione e quindi è possibile prevenire in modo radicale i problemi non solo della salute fisica, ma anche i futuri disturbi della personalità, del comportamento e dello sviluppo degli adolescenti e quindi anche dei futuri adulti. Vediamo quali sono i pilastri della salute e del benessere dei bambini:

Primo pilastro: rapporto con la natura

Vivere a contatto con la natura fa crescere bene i bambini. Le ricerche più recenti dicono che se i bambini vivono all’aria aperta oltre ad ammalarsi di meno, sono più autonomi, più creativi, hanno una maggiore autostima e una socialità più ricca e meno conflittuale. Pensiamo all’esperienza degli asili nel bosco italiani che il 14 gennaio 2017 a Novara si sono uniti nel “comitato promotore per l’educazione in natura”. A quest’incontro hanno partecipato le università di Bologna e della Valle d’Aosta, la Bicocca di Milano, l’Università di Modena e Reggio e Emilia. Michela Schenetti, ricercatrice dell’Università di Bologna e coautrice del libro “La scuola nel bosco“, è una delle principali sostenitrici di questo metodo educativo. «È importante sostenere la relazione tra i bambini e la natura per favorire i loro apprendimenti», spiega. «L’immersione in un contesto naturale attiva dei processi cognitivi che nessuna esperienza mediata dall’adulto e dalle nuove tecnologie riesce a innescare. Il bosco e la natura restituiscono ai bambini il mondo nella sua ricchezza, così diversa da quella realtà controllata che i luoghi pensati per i bambini offrono. Basti pensare alle attività sportive: spesso al chiuso, strutturate da adulti che definiscono turni e movimenti».

Secondo pilastro: l’educazione emotiva

Allenare emotivamente i bambini li fa crescere meglio. Alcuni studi dimostrano che non vi è reale apprendimento se non si  parte dalla curiosità dei bambini e dai suoi interessi. Altri ancora sottolineano che i processi cognitivi sono successivi ad un’equilibrata educazione emotiva. I nostri bambini sono fatti più di emozioni che di corpo fisico. A volte questo concentrato di emozioni sono difficili da gestire per un genitore: piangono, si arrabbiano, strillano come ossessi, desiderano continuativamente cose contrarie alla sopravvivenza, hanno molte paure, ecc. Molti genitori, di fronte alle emozioni dei loro figli, diventano schiavi, pur di evitare che piangano, si arrabbino o siano delusi. Come trovare il giusto equilibrio tra protezione e rispetto del diritto di fare le sue esperienze? Dobbiamo sempre sforzarci di proteggere i nostri figli e sostenerli nelle difficoltà? Oppure dobbiamo insegnare loro a tollerare le piccole e grandi frustrazioni della vita? 

Tutta la vita, infatti, è basata sulle relazioni. Nel suo libro: “Intelligenza emotiva” John Gottman, spiega come i figli dei genitori che praticano con costanza l’allenamento emotivo godono di una migliore salute fisica, e raggiungono a scuola risultati superiori rispetto ai figli dei genitori che non offrono una guida del genere. “Nella su forma di base l’empatia è la capacita di sentire quello che sente un’altra persona. In quanto genitori empatici, quando vediamo i nostri figli in lacrime possiamo immaginarci al loro posto e sentire il loro dolore. Osservando i nostri figli che battono i piedi furiosamente possiamo percepire la loro frustrazione e e la loro ira. Se riusciamo a comunicare questo tipo di comprensione emotiva ai nostri figli, diamo credito alla loro esperienza e li aiutiamo a imparare a rilassarsi. Questa capacità ci pone, come direbbero i canoisti che discendono un fiume, “nella corrente”. Non importa quali rapide o quali ci aspettano nel nostro rapporto con i nostri figli. Possiamo rimanere nella corrente e guidarli verso la foce. Anche se il corso del fiume dovesse diventare molto pericoloso, come avviene a volte nell’adolescenza, siamo in grado di aiutare i nostri figli a oltrepassare ostacoli e rischi che possono trovare sulla loro strada. Come può essere tanto forte quest’empatia? Io credo che ciò avvenga perché l’empatia permette ai ragazzi di vedere i loro genitori come alleati.” (“Intelligenza emotiva” John Gottman).

Il processo dell’allenamento emotivo avviene in 5 fasi, durante le quali il genitore deve:

  1. diventare consapevole delle emozioni del bambino
  2. riconoscere in quell’emozione un’opportunità di intimità e di insegnamento
  3. ascoltare con empatia e convalidare le emozioni del bambino aiutandolo a sviluppare la consapevolezza di ciò che sente.
  4. aiutare il bambino le parole per definire le emozioni che sta provando
  5. porre dei limiti, mentre esplora delle strategie per risolvere il problema in questione

Terzo pilastro: mangiare sano

Noi siamo fatti di quello che mangiamo. Mangiare sano è alla base della salute e, nonostante tutti ne parlino, pochissimi mangiano davvero sano. Mangiare sano significa nutrirsi con alimenti privi di sofisticazioni, di additivi nocivi, di pesticidi, di farmaci, di grassi trans etc. Perché la salute dei nostri bambini spesso è compromessa da errate abitudini a tavola. Un eccesso di zuccheri raffinati e grassi  – contenuti ad esempio in bibite, merendine e snack – oltre che un eccesso di proteine di origine animale sono la principale causa di alcuni disturbi dei bambini. Crediamo invece che una corretta alimentazione sia tanto importante quanto l’equilibrio delle emozioni.

Quarto pilastro: favorire lo sviluppo artistico del bambino

attraverso laboratori di lavoro manuale in cui i bambini possono saranno stimolati a sperimentare diverse tecniche artistiche usando materiali sensoriali, colori e altri oggetti. Più linguaggi, più punti di vista, per avere contemporaneamente attive le mani, il pensiero e le emozioni, valorizzando l’espressività e la creatività di ciascun bambino e dei bambini in gruppo. I lavori creati  non saranno semplici “lavoretti” che nascono dalla ripetizione passiva di un modello ma esperimenti, testimonianze di un percorso fatto insieme, sulla base dei principii dell’arte terapia.

Quinto pilastro: curare i bambini con i rimedi della natura

Possiamo aiutare i nostri bambini a non ammalarsi con i rimedi naturali che attivano le difese immunitarie.

bambini piccoli sono i più vulnerabili alle malattie perché i loro meccanismi immunitari sono in formazione e le loro difese psichiche ancora immature. Inoltre talvolta l’ambiente in cui i nostri bambini sono immersi è loro ostile: genitori stressati, tanti impegni che riempiono la loro giornata, oltre all’asilo o alla scuola. Nei mesi invernali, complice anche il grande freddo, si registra il boom dei casi di malattia. Per chi va all’asilo o a scuola le probabilità di ammalarsi sono doppie rispetto ai loro coetanei che stanno a casa. Chiaramente il contatto quotidiano con altri bambini favorisce la trasmissione della malattie.

Ma possiamo proteggere i bambini con i rimedi naturali che attivano le difese immunitarie.

Ogni bambino è diverso e per ciascuno ci sono rimedi naturali su misura. Se vuoi approfondire questo argomento mettiti in contatto con la nostra naturopata o frequenta uno dei nostri corsi: “Bambini come fiori” che organizziamo presso varie sedi.

Mangiamo, ci muoviamo, pensiamo, sentiamo, creiamo e ci curiamo! Grazie a queste semplici azioni quotidiane la vita scorre dentro i nostri bambini, li trasforma, li fa crescere, evolvere, li ripara, li fa guarire, gli dà energia.

Quindi se vogliamo che i nostri bambini vivano felici, ricchi di energia e in piena salute dobbiamo prestare molta attenzione a come mangiano, a come si muovono, pensano,  comunicano e sentono. Ognuna di queste azioni deve essere guidata dall’equilibrio: curando con amore l’alimentazione, il movimento ed il rapporto con la natura e la consapevolezza delle emozioni, i nostri bambini potranno vivere in pienezza, armonia, forza e piena salute. Questi sono i pilastri su cui poggiano le basi della salute globale dei nostri bambini.