Progetto asilo “Bambini come fiori”

Bambini come fiori” è il progetto per un nuovo asilo che nasce sulla base dei principi ispiratori dell’associazione omonima, grazie alla collaborazione di un’educatrice ambientale e di una naturopata.

L’idea educativa nasce dalla consapevolezza che per crescere bambini sani e felici occorre soddisfare i seguenti requisiti:

  • offrire ai bambini la possibilità di un’esperienza quotidiana a stretto contatto con la natura, poiché questo è l’ambiente di vita e di crescita migliore e più salutare per tutti i bambini. Il giardino, il parco e il bosco permettono infatti di proporre esperienze piacevoli e significative per i bambini dai 18 mesi ai 6 anni rispondendo al meglio ai bisogni che solitamente emergono in questa fascia d’età. Necessità che riguardano l’aspetto motorio, quello sociale, quello riguardante la costruzione dell’individualità, quello relativo alla conoscenza del mondo e quello più propriamente artistico-creativo.
    L’ambiente naturale, infatti, offre la possibilità di stimolare il loro senso di avventura e la loro fantasia, permettendo un apprendimento per esperienza diretta.
  • Una naturopata sarà presente all’interno della scuola materna un giorno alla settimana, per svolgere la sua attività professionale mediante consulenze specialistiche per i bambini ed i loro genitori, fornendo suggerimenti sullo stile di vita e sulla scelta degli alimenti, di prodotti e integratori alimentari, fiori di Bach, ecc… Questo perché sappiamo quanto i condizionamenti emotivi, affettivi e sociali, vissuti nei primi anni di vita, incidano profondamente e forse irreversibilmente sul futuro dei propri figli.
  • Verranno realizzati laboratori creativi con l’uso di materiali naturali e con esperti naturalisti, che ci aiuteranno a conoscere le piante e gli animali attraverso laboratori, giochi liberi, passeggiate ed esplorazioni.

 

Un caso di laringo-spasmo

Damiano è un bambino di 5 anni che da sempre ha problemi alle vie respiratorie. Già a distanza di poche ore dalla nascita, è stato anche ricoverato in ospedale per 2 settimane per la facilitare la sua respirazione. Questo distacco forzato dalla madre rappresenta un trauma per molti bambini. Ha spesso la tosse, che degenera in laringospasmo, a causa della quale è stato ricoverato in ospedale più volte. Per risolvere questo disturbo gli è stata somministrata una terapia cortisonica. Inoltre la madre di Damiano mi racconta che suo figlio non è molto sereno, è poco socievole con i compagni di scuola e ha qualche difficoltà a dormire. Inoltre soffre ogni tanto di problemi intestinali.

Ho consigliato alla madre di sospendere la somministrazione dei latticini a Damiano per qualche settimana e l’assunzione del fiore di Bach Mimulus e dell’essenza  Dog rose, Tall Yellow Top delle Bush Flower Essences. Quest’ultima essenza è indicata per sostenere chi, adulto o bambino, ha vissuto l’esperienza dell’abbandono durante l’infanzia. Nel giro di un paio di mesi l’umore di Damiano è diventato più tranquillo, il sonno non è più un problema e l’intestino si è regolarizzato. Anche con i compagni ora Damiano è più socievole. Ha avuto un episodio di tosse che però si è risolto in 3 giorni senza terapia cortisonica. Alla mamma, che ora è molto soddisfatta, ho consigliato di continuare con questi rimedi, uniti all’estratto di echinacea spagyrica nel periodo invernale.

Un caso di PFAPA (2)

Mia figlia ha iniziato ad avere episodi di febbre alta (40-42°) associata a mal di gola e afte in bocca a partire dal secondo anno di vita, con la frequenza di circa una volta al mese. La pediatra supponendo si trattasse di PFAPA (febbre periodica) propose di somministrare a mia figlia il cortisone, che faceva scomparire la febbre nel giro di poche ore. All’inizio il cortisone sembrava una soluzione rapida per curare mia figlia, ma col tempo gli intervalli tra i vari episodi di febbre periodica si sono accorciati, riducendosi anche a 10 giorni. Siamo andati così a somministrare il cortisone per 2 anni, finché non abbiamo approvato l’omeopatia. Che però non ha funzionato.

Allora ho cominciato a fare ricerche su Internet per trovare una cura alternativa e ho letto la testimonianza di un’altra mamma che aveva lo stesso problema di mia figlia e che si era affidata ai rimedi spagirici ed i fiori australiani, grazie alla consulenza di Carla Fiori. Così ho contattato Carla e mia figlia ha cominciato ad assumere i rimedi, suggeriti da Carla e da allora non abbiamo più fatto ricorso al cortisone. La febbre ha continuato a manifestarsi, ma non così alta e ogni episodio di febbre si è risolto nel giro di 2-3 giorni. Gli intervalli tra gli episodi di febbre si sono allungati progressivamente e dopo un anno e mezzo di cura mia figlia non ha più avuto più episodi di PFAPA.

Le paure dei bambini

Ancora oggi non si pone abbastanza attenzione al bambino fin dalla fase della gravidanza e particolarmente nei primi anni di vita, perché in questa fase delicata si strutturerà la personalità futura del bambino. Se la madre si prenderà cura di lui e si metterà in una relazione vera e profonda con lui, con i suoi bisogni emotivi e con il suo corpo, se gli starà vicino, se lo nutrirà, lo abbraccerà, lo amerà, apprezzando la sua unicità e originalità, allora si gettano le basi sulle quali poter costruire una solida struttura di salute psico-fisica dell’adulto.

I bambini hanno le stesse ansie, paure e fobie dei genitori. Perché per un bambino, la mamma è il suo mondo e quindi lo stato ansioso della madre può essere percepito con grande intensità da un bambino piccolo ed indifeso e vissuto come qualcosa che si moltiplica e si estende a dismisura. Tendenzialmente, i genitori ansiosi non sono cattivi genitori. Sono solo genitori che non hanno ricevuto sufficiente aiuto per affrontare le loro ansie e le loro paure quando erano piccoli. Occorre che questi genitori superino il retaggio di ansia e paura che si portano dietro dall’infanzia.

In alcuni casi i bambini possono essere profondamente contaminati dall’agitazione dei genitori, soprattutto quando la madre ha paura che il bambino muoia o si ferisca in qualche modo terrificante. Tutti i genitori possono nutrire paure di questo genere, ma sono  l’intensità e la persistenza di tali paure che rivelano la presenza di un’ansia nevrotica. Per alcuni di questi bambini, il fatto di essere il bersaglio delle paure dei genitori può portarli a concepire il mondo come un luogo insicuro, un luogo in cui, in qualsiasi momento, può succedere qualcosa di terribile.

Se i bambini non vengono aiutati ad elaborare le proprie paure le sfogheranno attraverso sintomi fisici: come disordini alimentari, fobie, ossessioni, mutismo selettivo, panico, preoccupazione o elucubrazioni. Oppure attraverso una scarica causata in modo stimolo insopportabile: come fare la pipì a letto (enuresi), vomitare, defecare o urinare in modo incontrollato, incubi notturni.

Come possiamo aiutare questi bambini?

Paure, fobie, ossessioni hanno di solito un prezzo molto alto. Imparare ad affrontare le paure e le fobie è fondamentale per combattere l’istinto della fuga. E’ importante che i bambini interrompano quel solitario tormentarsi con le loro paure, e superare quel increscioso senso di solitudine che li assaliva tutte le volte che avevano disperatamente bisogno di aiuto e non l’hanno ricevuto. I bambini che hanno vissuto troppa paura e ansia nella loro vita, hanno bisogno di fare delle esperienze in cui avere di fianco qualcuno emotivamente abbastanza forte e presente da poter sopportare le loro emozioni.  Per questi bambini può essere di grande sollievo esprimere le emozioni e paure che sono rimaste bloccate nel corpo e nella mente per molto tempo.

Come rimedi di supporto per aiutarli a gestire e a superare le paure possiamo somministrare loro le essenze floreali ed i rimedi spagirici per le paure, le fobie, il panico e l’ansia, (consultateci per trovare quelle più idonee per il vostro bambino).

Un caso di alopecia

Durante lo scorso luglio, la mamma di un bambino Down di 7 anni nota alcune chiazze prive di capelli, localizzate in diverse regioni del cuoio capelluto del figlio (alopecia areata). Da un colloquio con lei, vengo a conoscenza del fatto che pochi mesi prima i genitori del bambino hanno regalato un cucciolo di cane al figlio, la cui gestione, nel primi mesi di convivenza con il bambino, ha creato molto stress.

Le cause dell’alopecia sono differenti. Ci sono innanzi tutto cause genetiche, che vengono potenziate da altri fattori, come lo stress o le disfunzioni ormonali. In quest’ultimo caso la caduta dei capelli può essere provocata da un livello non adeguato di testosterone o da delle disfunzioni della tiroide, dell’ipofisi o delle ghiandole surrenali.

Ci sono anche delle cause psicologiche. A volte anche le situazioni di tensione, i traumi o la depressione possono portare alla perdita dei capelli. A volte possono influire i ritmi di lavoro particolarmente intensi e uno stile di vita caratterizzato dalla frenesia.

Ho proposto alla mamma di somministrare il tiglio gemmoderivato spagyrico per trattare lo stress. E l’estratto spagyrico del fungo Ganoderma, che è un potente adattogeno. Dopo circa un mese e mezzo  di trattamento, i capelli hanno ricominciato a crescere nelle chiazze prive di capelli. Ho consigliato di continuare con gli stessi rimedi fino alla completa scomparsa dell’alopecia.

Un caso di mal d’orecchio

Una mia amica mi chiede quali rimedi dare alla figlia di 14 mesi che da settembre 2016 ha cominciato a frequentare il nido; la bimba si è ammalata più volte in 2 mesi: mal d’orecchio, tosse e influenza. Insomma, ha frequentato così poco il nido che la mamma stava quasi pensando di tenere  la bimba a casa.

Il mal d’orecchio è molto comune in età pediatrica, insieme al raffreddore, e  colpisce i bambini al di sotto dei 3 anni frequentemente soprattutto in inverno. Le percentuali dicono che circa il 70% dei bambini è colpito almeno una volta dall’infezione da otite nei primi tre anni di vita, poiché l’apparato uditivo e il sistema immunitario nei bambini piccoli non è ancora completamente sviluppato. Il mal d’orecchio  è infatti un’infiammazione dell’orecchio che presenta sintomi che possono variare a seconda della gravità tra cui dolore acuto all’orecchio, spesso mal di gola e raffreddore e febbre alta nel caso dell’otite acuta.

Il mal d’orecchio è un’infiammazione da non sottovalutare poiché, nelle forme più forti, può causare problemi gravi all’apparato uditivo soprattutto se  viene trascurata o curata male. Meglio prevenire quindi il mal d’orecchio piuttosto che curarlo.

Consiglio di somministrare alla bimba il gemmoderivato spagyrico di rosa canina (Alkaest) con l’aggiunta dei fiori di Bach Star of Bethelehm e Holly e del fiore australiano Bush Fuchsia, che agisce sulla ricezione dei suoni e quindi sull’orecchio e l’equilibrio. E’ anche un ottimo rimedio in caso di acufeni e otiti, vertigini, cinetosi, disequilibrio.

La bimba ha continuato a frequentare il nido e da allora la bimba non si è più ammalata nè di otite, nè di influenza fino a giugno. I rari episodi di tosse sono stati risolti con l’aiuto di uno sciroppo a base di miele ed estratti spagyrici di rosa canina, propoli ed echinacea.

Il rimedio Bush fuchsia  è utile a chi ha difficoltà ad esprimersi in modo chiaro e fluente, a parlare in pubblico e a sentirsi disinvolto nella comunicazione con gli altri. Bush Fuchsia è particolarmente indicato nelle difficoltà di apprendimento e concentrazione  dovute a disequilibrio tra i due emisferi cerebrali e la parte posteriore e frontale  del cervello. Coadiuvante nei disturbi dell’apprendimento come la dislessia e simili, favorisce il linguaggio migliorando il tono, il timbro, la melodia  della voce e di tutta l’espressione: chiarezza, sicurezza e coraggio nel parlare e nell’esprimere idee, concetti, convinzioni, anche in caso di balbuzie. Aiuta a riequilibrare il centro della termoregolazione. Favorisce l’ascolto del proprio lato intuitivo, bilanciando la razionalità. Utile per chi sta molto tempo al computer, cellulare e a contatto con tutta la tecnologia moderna per risvegliare la lucidità mentale.