Un caso di PFAPA (2)

Mia figlia ha iniziato ad avere episodi di febbre alta (40-42°) associata a mal di gola e afte in bocca a partire dal secondo anno di vita, con la frequenza di circa una volta al mese. La pediatra supponendo si trattasse di PFAPA (febbre periodica) propose di somministrare a mia figlia il cortisone, che faceva scomparire la febbre nel giro di poche ore. All’inizio il cortisone sembrava una soluzione rapida per curare mia figlia, ma col tempo gli intervalli tra i vari episodi di febbre periodica si sono accorciati, riducendosi anche a 10 giorni. Siamo andati così a somministrare il cortisone per 2 anni, finché non abbiamo approvato l’omeopatia. Che però non ha funzionato.

Allora ho cominciato a fare ricerche su Internet per trovare una cura alternativa e ho letto la testimonianza di un’altra mamma che aveva lo stesso problema di mia figlia e che si era affidata ai rimedi spagirici ed i fiori australiani, grazie alla consulenza di Carla Fiori. Così ho contattato Carla e mia figlia ha cominciato ad assumere i rimedi, suggeriti da Carla e da allora non abbiamo più fatto ricorso al cortisone. La febbre ha continuato a manifestarsi, ma non così alta e ogni episodio di febbre si è risolto nel giro di 2-3 giorni. Gli intervalli tra gli episodi di febbre si sono allungati progressivamente e dopo un anno e mezzo di cura mia figlia non ha più avuto più episodi di PFAPA.