Un caso di tosse nervosa

Questo è il caso di una bambina di 7 anni che dall’età di due anni e mezzo soffriva frequentemente di tosse secca, stizzosa molto fastidiosa, con vomito. Secondo il pediatra della bambina si trattava di tracheite, ma la madre della bambina non essendo convinta della diagnosi e sospettando un problema di reflusso si è rivolta ad un gastroenterologo  che ha prescritto alla bambina un gastroprotettore.

La mamma della bambina mi ha contattata perché voleva sostituire questo farmaco con dei rimedi naturali, senza effetti collaterali. Da un colloquio è emerso che la tosse si manifestava nel periodo scolastico e, da un test effettuato sulla bambina, sono arrivata alla conclusione che affonda le proprie radici in situazioni di tensione e di ansia. Quindi la tosse non è altro che il sintomo  di un’aggressività repressa o di una mancata affermazione di se stessi. Allora ho spiegato alla mamma della bambina che più di una cura vera e propria, consistente, in rimedi sostitutivi del gastroprotettore, in questo caso bisognerebbe rivolgersi a rimedi naturali per favorire l’autostima.

I gemmoderivati di tiglio e fico spagyrico, insieme alla miscela di fiori australiani Self-confidance, da alternare alla miscela Fluent Expression sono quindi da preferire perché risolvono sia il sintomo che la causa all’origine del disturbo. Da quando assume questi rimedi (un anno) la bambina non ha più avuto un colpo di tosse e si sente molto più serena, riuscendo ad esprimere se stessa con maggiore sicurezza.

Un caso di alopecia

Durante lo scorso luglio, la mamma di un bambino Down di 7 anni nota alcune chiazze prive di capelli, localizzate in diverse regioni del cuoio capelluto del figlio (alopecia areata). Da un colloquio con lei, vengo a conoscenza del fatto che pochi mesi prima i genitori del bambino hanno regalato un cucciolo di cane al figlio, la cui gestione, nel primi mesi di convivenza con il bambino, ha creato molto stress.

Le cause dell’alopecia sono differenti. Ci sono innanzi tutto cause genetiche, che vengono potenziate da altri fattori, come lo stress o le disfunzioni ormonali. In quest’ultimo caso la caduta dei capelli può essere provocata da un livello non adeguato di testosterone o da delle disfunzioni della tiroide, dell’ipofisi o delle ghiandole surrenali.

Ci sono anche delle cause psicologiche. A volte anche le situazioni di tensione, i traumi o la depressione possono portare alla perdita dei capelli. A volte possono influire i ritmi di lavoro particolarmente intensi e uno stile di vita caratterizzato dalla frenesia.

Ho proposto alla mamma di somministrare il tiglio gemmoderivato spagyrico per trattare lo stress. E l’estratto spagyrico del fungo Ganoderma, che è un potente adattogeno. Dopo circa un mese e mezzo  di trattamento, i capelli hanno ricominciato a crescere nelle chiazze prive di capelli. Ho consigliato di continuare con gli stessi rimedi fino alla completa scomparsa dell’alopecia.

Un caso di alopecia

La mamma di un bambino Down di 7 anni nota alcune chiazze prive di capelli, localizzate in diverse regioni del cuoio capelluto del figlio (alopecia areata).

Da un colloquio con lei, vengo a conoscenza del fatto che pochi mesi prima i genitori del bambino hanno regalato un cucciolo di cane al figlio, la cui gestione, nel primi mesi di convivenza con il bambino, ha creato molto stress.

Le cause dell’alopecia sono differenti. Ci sono innanzi tutto cause genetiche, che vengono potenziate da altri fattori, come lo stress o le disfunzioni ormonali. In quest’ultimo caso la caduta dei capelli può essere provocata da un livello non adeguato di testosterone o da delle disfunzioni della tiroide, dell’ipofisi o delle ghiandole surrenali.

Ci sono anche delle cause psicologiche. A volte anche le situazioni di tensione, i traumi o la depressione possono portare alla perdita dei capelli. A volte possono influire i ritmi di lavoro particolarmente intensi e uno stile di vita caratterizzato dalla frenesia.

Ho proposto alla mamma di somministrare il tiglio gemmoderivato spagyrico per trattare lo stress. E l’estratto spagyrico del fungo Ganoderma, che è un potente adattogeno. Dopo circa un mese e mezzo  di trattamento, i capelli hanno ricominciato a crescere nelle chiazze prive di capelli. Ho consigliato di continuare con gli stessi rimedi fino alla completa scomparsa dell’alopecia.

Un caso di naso chiuso

Edoardo è un bambino di 9 anni che da sempre ha il naso chiuso, dal temperamento ribelle, con un tema di scarsa concentrazione a scuola, un po’ solitario e con difficoltà di socializzazione, (a volte manesco con i compagni di classe).

Durante il colloquio con la madre, ho saputo che temeva che il problema del naso di Edoardo dipendesse da una probabile allergia a qualche alimento o sostanza. Da quando Edoardo assume la camomilla spagirica e le essenze floreali Fringet Violet, Mountain Devil, Slender Rice Flower, Sundew, il comportamento di Edoardo è cambiato significativamente: non ha più il naso chiuso, a scuola è migliorata la capacità di concentrazione e con i compagni di classe ha cominciato ad instaurare un rapporto di amicizia. Inoltre chiede più spesso di uscire per andare al parco ad incontrare gli amici.

Successivamente alternando le essenze precedenti alla combinazione Concentration, si è notato che l’andamento scolastico di Edoardo è migliorato notevolmente.

Un caso di balbuzie

Nella primavera del 2005 io e la mia famiglia ci siamo trasferiti dalla casa di campagna dove abitavamo in Veneto a Montevecchia (Brianza), in un appartamento all’interno di un complesso condominiale. All’epoca mio figlio primogenito Bruno, dell’età di due anni e mezzo, parlava già molto bene, articolando correttamente le frasi con una notevole competenza per quell’età. Poco dopo il trasloco Bruno cominciò a balbettare, probabilmente a causa dello stress causato dal cambiamento di casa. Testai le essenze per lui (all’epoca utilizzavo solo i fiori di Bach) e l’esito del test fu: Star of Bethlehem, Walnut e Cherry Plum. Ma sentivo che avrei dovuto aggiungere altro. E dato che nella mia libreria avevo il libro “Essenze floreali australiane” di Ian White (che avevo acquistato tempo prima, ma che non avevo mai letto) testai anche le essenze floreali australiane e l’esito fu quello di aggiungere anche il fiore australiano Waratah. Fu la prima volta che usai un’essenza floreale australiana. Dopo circa 2 settimana di somministrazione Bruno ricominciò a parlare come prima. Da allora cominciai ad utilizzare le essenze per il trattamento di molti problemi sia emotivi che fisici dei bambini, sempre con grande successo!

“La balbuzie non è una malattia, ma un disturbo emotivo-psicologico. I bambini diventano balbuzienti per ragioni diverse: come lo stress, la timidezza o gli eventi traumatici (come nel caso di Bruno). I bambini balbuzienti vivono il rapporto con gli altri come giudizio e non come incontro. Il linguaggio viene così iper-valutato come unico mezzo di espressione e alla sua produzione viene attribuita la definizione di sé. E’ come se il balbuziente da una parte attribuisse alle parole un significato importante e dall’altra vivesse costantemente una sensazione di impotenza, di non riuscire ad esprimere a parole ciò che prova. ….

Bisogna cercare di mettere il bambino a proprio agio per far sì che l’ansia diminuisca. Quando il piccolo si esprime è bene non interromperlo mai, anche se non sempre si riesce a capire tutto ciò che dice. Le correzioni fanno sentire imbarazzato il bambino e ne fanno diminuire l’autostima. Allo stesso modo non bisogna rimproveralo per la balbuzie o per il fatto che non si sforzi di correggerla. Non bisogna mai finire la frase al posto del bambino la frase o la parola che non gli riesce di pronunciare. Significherebbe fargli presente la sua incapacità facendolo sentire sconfitto. E’ necessario ascoltarlo con calma, senza mostrarsi impazienti. La balbuzie scomparirà prima se il bambino verrà trattato come persona normale, senza affettazioni né compassione, ma solo con amore e pazienza.” (Cleopatra D’ambrosio, Capire i disagi dei bambini, edizioni Erickson)

 

Testimonianza scritta da Carla Fiori nel 2005